La montagna…e chi l’aveva mai considerata? Io, creatura marittima, sono rimasta incantata dai racconti di amici che, tra le vette, ci hanno passato anni, perfezionando tecniche, alimentando la propria passione e creando il giusto connubio tra competenze teoriche e pratiche.

Uno di questi preziosi amici è Znerol, over 50 appassionato di montagna, della sua roccia, della sua storia e delle sue culture. Con lui è nata l’idea di costruire un glossario ragionato di alcuni termini fondamentali che riguardano l’arrampicata nelle mie lingue di lavoro: l’inglese, lo spagnolo e ovviamente l’italiano.

Un breve viaggio in più tappe fra le parole più utilizzate da chi pratica questo sport.

FRIENDS “Amici di roccia”

Nei primi anni 70, in piena rivoluzione culturale sull’evoluzione dell’etica dell’arrampicata, qualcuno stava studiando una possibile soluzione rapida, pulita e riutilizzabile per proteggersi nelle incredibili fessure della Yosemite Valley, senza dover necessariamente forare la roccia per piantare chiodi a espansione; a quei tempi quelle immense lavagne di granito potevano essere vinte solo forzandone i punti deboli, le fessure appunto, spesso e volentieri troppo larghe per accogliere un chiodo classico. Si utilizzavano i Bong, lamiere di acciaio forate e piegate a “U” di varie grandezze, fino a 4 pollici; il nome molto esplicito derivava dal suono che questi emettevano quando venivano piantati a martellate, “bong, bong, bong…”.

Ma portarsi dietro tanti Bong voleva dire tanto, troppo, peso e spesso non si riusciva a recuperarli, occorreva qualcosa di innovativo. Ray Jardine, fortissimo arrampicatore e valente ingegnere, ci lavorò su prendendo spunto da un attrezzo, il “CamNut” realizzato da Greg Lowe sempre in quegli anni, e così l’attrezzo vide la luce, ma non gli fu dato un nome; si narra che Jardine li tenesse nascosti in un sacchetto e che li tirasse fuori solo nel momento di iniziare a scalare, ma una volta, arrivati sotto parete c’era molta gente ed il suo compagno di scalata gli disse “Ray, li prendiamo gli amici?” alludendo al sacchetto misterioso contenente i “Friends”, appunto…e così furono finalmente mostrati in pubblico.

Ma quell’attrezzo, che oggi non manca all’imbrago di ogni arrampicatore, venerato come una divinità extraterrena e custodito con cura maniacale, negli USA non ebbe subito questa esplosione di interesse, nessun produttore accolse l’idea di Jardine il quale si vide costretto a migrare verso l’Europa dove, in società con il britannico Marc Vallance, fondò la Wild Country, era il 1977.

Altra nota interessante, la foto di copertina del rivoluzionario libro “Settimo grado” di Reinhold Messner, vedeva proprio Ray Jardine in azione durante la seconda ripetizione di “Separate reality”, temibile tetto orizzontale fessurato, con gli “amici” in bella mostra.

E veniamo ora a un primo gruppo di termini dell’arrampicata, nelle mie tre lingue di lavoro: italiano, inglese e spagnolo.

Un grazie speciale a Jordi (qui siamo a Monserrat, 2018) per l’aiuto in questo progetto editoriale.

 

GLOSSARIO FONDAMENTALE DELL’ARRAMPICATA

A-D 

ITALIANO ENGLISH ESPAÑOL
Ancoraggio Anchor Anclaje /Punto de seguro
Ancoraggio per doppia Rappel anchor Anclaje de rápel
Attrito di corda Rope drag, friction Roce/Fricción de la cuerda
Bivacco Bivouac Bivac
Bordo Edge Orilla
Bordo svaso Sloopy edge Borde abocinado
Bozzo Knob Bollo
Camino Chimney Chimenea
Catena Chain Cadena
Cengia Ledge Repisa
Chiodo da roccia Piton Pitón / Clavo
Cima Pinnacle, Top, Peak Cima
Copper Head Copper Head Copper Head
Corda dall’alto Tope rope Tope rope, Polea
Cordino o fettuccia Sling Cinta
Cresta Ridge Arista
Dado Nut, stopper, chock Empotrador, fisurero, tascon, bicoin
Diedro Dihedral Diedro
Discesa Descent Descenso

Tutto chiaro? Se avete dubbi, non esitate a contattarmi, e ricordate: ogni contributo è ben accolto, non siate timidi e…alla prossima tappa!

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