
Lo stato attuale delle cose
In questo momento di confinamento, frutto delle misure restrittive contro la diffusione del Covid-19, molti di noi hanno a disposizione una grande abbondanza di tempo. Tanti altri invece sono divisi fra impegni in smart working e necessità dei figli che devono seguire le lezioni scolastiche da remoto. Altri ancora continuano a lavorare come sempre, ma l’ambiente attorno a loro è indubbiamente cambiato.
Forse, mi azzardo a dire, i viaggi all’estero saranno meno frequenti dopo questa pandemia, ma di certo non smetteranno di essere utili le lingue straniere, in un mondo ormai iper-connesso come quello in cui stiamo vivendo.
Conversare in una lingua straniera: paure e timori
Ci sono poi alcuni che decidono di dedicarsi ad attività fino ad ora lasciate nel cassetto. Fare lezioni di conversazione in inglese, spagnolo o italiano è una di queste, cercando di mantenere viva la conoscenza di una lingua appresa tanti anni fa, oppure poco praticata nel parlato anche se dominata nello scritto.
Ma perché, fino ad ora non lo hanno fatto o non sono rimasti totalmente soddisfatti del corso fatto? Ecco alcune opinioni…
Mini-interviste
Livia: Cosa fai nella vita?
Daniela Z.: Lavoro in Farmacia
Hai figli? Sì
Credi sarebbe opportuno per loro migliorare la lingua straniera che stanno già studiando a scuola? Sicuramente sì, anche se ho la fortuna di avere un’ottima insegnante di inglese alla scuola elementare… ma capisco che non basta.
Perché? Sarebbe utile fin da piccoli che facessero lezioni in lingua e conversazione. A scuola devono studiare la grammatica ma è necessario che imparino a parlare la lingua prima di tutto. Conosco bene amici bilingue che hanno insegnato da subito italiano e inglese per esempio, attraverso le fiabe della buonanotte o i cartoni animati in lingua: i bimbi hanno un cervello ricettivo che può raccogliere qualsiasi informazione in pochissimo tempo!
Cosa ti piacerebbe che imparassero? Hai già esperienza di corsi di lingua, e se sì, ti va di descriverne i contenuti? Mia figlia frequenta una scuola privata per apprendere l’inglese ma non ne sono soddisfatta: metodo ripetitivo e troppo antiquato ormai. I bambini andrebbero stimolati e non annoiati. C’è bisogno di un approccio nuovo, meno “italiano” direi. Io l’inglese l’ho imparato in vacanza-studio in famiglia, la conversazione è la cosa più importante.
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Livia: Cosa fai nella vita?
Gianluca: Mi occupo di informatica, sono impiegato in una software house come programmatore e sistemista.
Hai mai frequentato un corso di lingue? Se sì, quanta parte della lezione era dedicata al parlato? Ho frequentato un corso di lingua inglese presso una scuola privata di Ravenna. Il percorso di studio prevedeva una serie di esercizi di comprensione scritta e audio da completare prima del periodico incontro di riesame con insegnante di madrelingua. Settimanalmente erano previsti anche incontri “social” fra gli studenti e uno o più insegnanti, allo scopo di chiacchierare in inglese.
Se potessi creare il tuo corso ideale, che elementi sceglieresti? Ascolto, comprensione e dialogo ritengo siano la cosa più importante per una reale comprensione della lingua, molto più delle nozioni grammaticali. Sono però fondamentali l’acquisizione di termini e verbi, in modo da capire i concetti uditi e saper, di rimando, esprimere e far comprendere il proprio pensiero. La cosa più importante e difficile però, rimane a mio avviso la comprensione del dialogo parlato da interlocutori di madrelingua.
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Qualche conclusione preliminare
Parlare con disinvoltura una lingua straniera non vuole necessariamente dire non fare nessun errore di grammatica e sintassi o conoscere un enorme vocabolario. Significa, a mio modo di vedere, sperimentare un’altra cultura, mettersi nei panni di un’altra persona, respirare con un ritmo diverso dal nostro, proprio come farebbe un attore.
La prossima settimana tornerò con altre interviste!
E’ dalla necessità di persone in carne ed ossa come queste che è nata l’idea di spingere con più forza il mio servizio di Corsi di conversazione su misura, e nel prossimo articolo spiegherò meglio il mio metodo.
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