Gli interpreti in ambito sanitario durante l’epidemia di Covid-19

Una breve riflessione su un ambito estremamente delicato e specialistico come quello dell’interpretazione medica. Mi unisco con affetto e ammirazione all’immenso lavoro che il mondo dell’Associazionismo, delle ONG o delle Istituzioni stanno facendo in questo momento di grave difficoltà e mi piacerebbe affrontare l’argomento del punto di vista degli interpreti specializzati nell’ambito socio-sanitario.

Di seguito riporto alcuni contesti in cui recentemente si è resa necessaria la presenza di interpreti a supporto di delegazioni straniere venute in aiuto al nostro Servizio Sanitario Nazionale.

  • ROMA, 13 marzo. Una delegazione della Croce Rossa Cinese sbarca nella capitale per donare materiali, medicine e competenze. La Croce Rossa Italiana si mette a disposizione per coordinare i colleghi stranieri.
  • CREMONA, 20 marzo. Si cercano urgentemente interpreti per l’ospedale da campo della ONG statunitense Samaritan’s Purse.
  • CREMA, 22 marzo. Una delegazione di medici e infermieri cubani atterra a Malpensa, pronta a supportare gli ospedali locali nella difficile situazione sanitaria lombarda.
  • PROVINCIA DI ROMA, 22 marzo. Atterrano all’Aeroporto di Pratica di Mare medici militari russi e aiuti per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Il ruolo di un interprete in ambito sanitario

Vorrei che si facessero sentire tutti quegli studenti che hanno scritto una tesi sul ruolo dell’interprete in ambito sanitario, perché le mie parole sono certamente insufficienti a descrivere un lavoro tanto complesso, impegnativo e carico di responsabilità.

Che si tratti di interpreti che utilizzano la tecnica della simultanea o della consecutiva, che lavorino gomito a gomito con il personale sanitario, da remoto o in una cabina di interpretazione, queste persone sono sottoposte a stress pesantissimi, dovendo filtrare, senza lasciarsene distrarre, disagio e dolore di pazienti e medici. Soprattutto in tale contesto devono garantire l’accuratezza del messaggio, l’imparzialità, la chiarezza e la precisione nell’uso della terminologia specifica. Il tutto ovviamente nel rispetto della riservatezza più assoluta.

Un interprete in ambito sanitario – che si tratti di essere in corsia o ad un convegno risulta irrilevante – è, anche e soprattutto, un professionista che si occupa di trasmettere una serie di messaggi di fondamentale importanza, possiede capacità linguistiche e abilità comunicative specifiche, acquisite in anni di applicazione e pratica costante. I ritmi di lavoro e la pressione psicologica, durante una mediazione fra paziente e personale medico o fra professionisti sanitari intenti a decidere strategie di miglioramento dell’assistenza, possono essere massacranti. La complessità e le responsabilità, insite nel compito dell’interprete in ambito sanitario, sono tali e tante da richiedere un Professionista, e la maiuscola non è casuale, che non solo padroneggi la terminologia ma anche e soprattutto sia in grado di gestire la situazione.

Dove reperire interpreti professionisti, anche in caso di emergenza

Lo stato di emergenza -come quello che stiamo vivendo in questo momento a causa del COVID-19- non deve portare a sottovalutare valori quali la competenza, l’affidabilità e la professionalità. Quando il gioco si fa duro, i duri devono giocare. Chi sono i duri? Sono coloro che hanno mente e corpo predisposti a questo tipo di sforzo cognitivo e fisico.

Una soluzione per rintracciare tali professionisti esiste ed è disponibile online: i database delle Associazioni di interpreti e traduttori. Alcune dispongono anche di una lista dei propri associati, con relativi ambiti di specializzazione. Se non si ha tempo e modo di consultare tale lista, ritengo sia sufficiente chiedere alle Associazioni di filtrare i nominativi in base alla specializzazione richiesta, operazione fattibile in poche ore.

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